Secondo un recente sondaggio dell’Istituto di Ricerca di Key-Stone, circa 2 italiani su 3, in età adulta, soffrono di malocclusioni o disallineamento dei denti, e tra questi il 70% si è rivelato interessato a risolvere il problema di disallineamento.
Ma perché i numeri riguardo alla percentuale di italiani con disallineamento è così alto?
Per alcuni può non esserci stata possibilità, da piccoli, di mettere un apparecchio dentale, ma molti altri ne hanno avuto invece modo, eppure questo non ha risolto il problema.
Inoltre molti rifiutano tuttora l’uso di un apparecchio dentale di metallo, anche se questo significa riuscire a correggere il difetto.
Il motivo è semplice: l’apparecchio non piace.
I difetti del classico apparecchio
Nonostante la sua efficacia sia quasi totale, garantendo un buon successo nel lavoro di allineamento e cura della malocclusione, molti bambini cercano in tutti i modi di salvarsi dal dover indossare l’apparecchio, ma anche molti adulti tuttora si rifiutano di utilizzarlo.
E, nonostante un adulto abbia più senso di responsabilità e sacrificio di un bambino, sono proprio loro che maggiormente rifiutano l’uso di un apparecchio odontoiatrico.
I motivi dietro questa decisione sono principalmente legati all’aspetto estetico e pratico dell’apparecchio, che risulta quindi:
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- Antiestetico. Il sorriso di un adulto è usato molto di più, in termini di necessità sociali, rispetto che quello di un bambino. Inoltre non siamo abituati a vedere un adulto con un apparecchio, per questo attira di più l’attenzione e la cosa può mettere imbarazzo. Per un adulto questo è un grosso ostacolo che può compromettere totalmente il desiderio di risolvere la malocclusione.
- Scomodo per parlare e per mangiare, e ancora una volta entra in gioco il maggior pudore di un adulto, che si può sentire fortemente in difetto nel mostrare certe complicazioni in pubblico.
- Doloroso, non solo per la forza che esercita sui denti, ma anche per le lesioni che il ferro può causare a lingua, gengive e labbra.
- Da tenere per troppo tempo. Per un bambino ci vogliono circa 12-24 mesi per raddrizzare i denti, mentre per un adulto può volerci molto più tempo. Pensare di dover stare qualche anno con un apparecchio spaventa molte persone.
L’apparecchio trasparente come soluzione
Per venire incontro a queste problematiche e permettere all’ortodonzia di fare un passo avanti verso il futuro, sono stati creati di recente degli apparecchi a mascherina trasparente che presentano numerosi vantaggi:
- Sono invisibili, perciò eliminano tutti i possibili disagi legati agli inestetismi e all’imbarazzo di dover sorridere e mostrare il filo metallico.
- Sono rimovibili e questo è di grande aiuto sia nel campo dell’igiene che dell’alimentazione. Il poter rimuovere l’apparecchio, infatti, permette di pulirlo bene ed effettuare anche una buona igiene orale, riuscendo a passare anche il filo interdentale. Inoltre può essere rimosso anche per mangiare, evitando che restino attaccati residui di cibo difficili da eliminare.
- Comodo. È fatto di una resina leggera, perciò non dà alcun peso e fastidio in bocca, oltre che risolvere il problema delle piccole lesioni che può creare il bracket metallico.
- Efficaci come quelli classici. Gli apparecchi trasparenti permettono di ottenere gli stessi risultati di un classico apparecchio a filo di ferro, con gli stessi tempi, ma il vantaggio di avere molti meno disagi e complicazioni.
L’invenzione degli apparecchi trasparenti ha creato, perciò, una svolta, ponendo le basi di una nuova ortodonzia rivolta verso il futuro.